Gli Stati Uniti “ora sognano”.!
Trump ha detto di volere
“che i sognatori vengano dagli Stati Uniti”.
“Voglio che i sognatori vengano dagli Stati Uniti”, ha detto Trump. “Voglio che le persone che hanno figli negli Stati Uniti abbiano dei sogni. Parliamo sempre di “SOGNATORI” per altre persone. Voglio che i bambini che crescono negli Stati Uniti siano anche loro dei sognatori. In questo momento non stanno sognando”.
Solo il “sogno” può trasformare la povertà in prosperità, le difficoltà in intelligenza, la paura in amore.
Il visibile nasce dall’invisibile; e anche le imprese, ancor più per le imprese familiariche non fanno eccezione, dietro c’è il sogno di un uomo, c’è quel colpo di diapason che l’ha fatto nascere e che ancora vibra in ogni cellula dell’azienda, al di là della parte superficiale e grezza degli affari, che può portare al fallimento in due casi su tre il delicato passaggio generazionaleè un momento cruciale per il futuro di patrimoni spesso immensi, di idee, di metodologie e di uomini.
Il re è la terra e la terra è il re
La European School of Economics ha svolto ricerche nel campo dell’economia e dell’imprenditoria scoprendo che il destino di interi imperi industriali e finanziari dipende dall’integrità del “sogno” imprenditoriale da cui sono nati, dall’impeccabilità del leader. Le grandi imprese, le fortune imprenditoriali, come nazioni e intere civiltà, si formano e prosperano, o si ammalano e muoiono, in simbiosi con il loro leader, con il loro fondatore-creatore. Una piramide organizzativa è legata al respiro del suo leader. Un filo d’oro salda la sua immagine e il suo destino personale a quello della sua organizzazione e dei suoi uomini. Il suo essere corporeo coincide con la sua economia, come lo era per gli antichi sovrani. Il re è la terra e la terra è il suo re”.
Occorrono scuole per imprenditori, di scuole dell’essereche riconoscano all’interno delle organizzazioni l’esistenza di una sostanza viva, pulsante, preziosa, di un’intelligenza che scorre nel loro sangue. che è sempre lo stesso, dalle civiltà più antiche alla storia moderna degli affari.
Educare gli imprenditori è un’attività sovversiva
A coloro che saranno gli eredi delle fortune di famiglia, e che porteranno avanti il “sogno” imprenditoriale, dobbiamo rafforzare le loro qualità di leadership, il coraggio, la sincerità, il pensiero indipendente, l’amore per l’azienda e per i loro uomini. Dobbiamo sviluppare il loro sesto senso: l’intuizione, e un settimo senso: il “sogno”.
L’imprenditore sa che il successo è sempre una rivoluzione. Per questo è fondamentalmente un ribelle capace di mettere in gioco la sua reputazione e i suoi fondi per modificare la realtà, per rompere i piani e gli equilibri preesistenti e crearne altri più vantaggiosi… Mettere insieme altri uomini, assumersi la responsabilità per loro, trasmettere loro entusiasmo, contagiarli con il proprio sogno, possono essere chiamate tutte caratteristiche imprenditoriali… sono infatti qualità dell’essere… per accedere a livelli più alti sui gradini della responsabilità umana”.
Un imprenditore, dietro l’apparente ricerca di un vantaggio, di un profitto; più in profondità di quanto egli stesso possa sapere, è al servizio di un progetto; è già un uomo che fa per altri uomini; sa che il loro miglioramento è il suo successo. La sua vita è dedicata. Egli non ha scelta. Come un capitano di una antica nave, sa che deve tornare indietro con la nave o affondare con essa”. Sa che solo il “sogno” può renderci liberi e farci superare tutti i nostri limiti.