La doppia attenzione

Il vero fare è dare alla luce la tua volontà…

La terribile condizione dell’uomo è quella di essere l’autore del mondo in cui vive e allo stesso tempo la vittima della propria creazione… in una caduta libera senza fine…
Chi è consapevole non può distrarsi neanche per un attimo. Sa che se cade in basso sarà impotente… ” In basso”, significa un inferno con tutti i suoi incidenti, i tradimenti, le malattie, i decessi…
La droga è servita per bloccare temporaneamente la realtà esterna… per fermare quello stato di identificazione con il mondo che ti mette in uno stato di attesa e di dipendenza.
Ma allo stesso tempo sostituisce una dipendenza con un’altra e ci destina in uno stato di sospensione da cui non si vorrebbe mai tornare. La sua funzione è quella di farci capire l’irrealtà del mondo fuori di noi… che è inesistente e virtuale eppure governa tutta la nostra vita.


La droga ideale, se esistesse, ci permetterebbe di dare attenzione alle attività ordinarie e agli obblighi che si devono svolgere, e allo stesso tempo di mantenere l’attenzione su un mondo interno lasciandoci entrare in questo infinito a nostro piacimento.

In realtà il Lavoro è proprio questo, essere nel mondo e non appartenervi, senza identificarsi con esso, mantenendo una freccia puntata verso di sé. Una doppia attenzione Realizzare che il vero fare, cioè il modo di intervenire in quel gioco di luci e ombre proiettate sullo schermo del mondo, è il fare interiore… la trasformazione di se stessi.

Quando avrai eliminato ogni stato di identificazione ti renderai conto, come ha fatto il Dreamer, che tutto viene da te, che non c’è spazio per ricevere ma solo per dare. Sarai un luminoso egoista sigillato in te stesso che dà solamente, che solamente sogna, che solamente ama. Questo è il Paradiso.

La piena consapevolezza che il mondo non fa…
È una proiezione dell’essere che obbedisce perfettamente al tuo comando.