Anarchia e Architettura

European School of Economics

Il fine della rivoluzione

Anarchia e Architettura

” L’evoluzione dell’uomo significa lo sviluppo di determinate qualità interiori. Per fare questo abbiamo bisogno di una nuova educazione particolarmente rivolta all’individuo. L’educazione convenzionale rende estremamente difficile il pensiero indipendente”.

 

Giugno 2018, la La Scuola di Architettura Bartlett ha gentilmente ospitato la quarta sessione di una serie, intitolata “PEDAGOGIE RADICALI”: Anarchia, educazione e architettura”. La discussione ha toccato una serie di argomenti interessanti che gravitano attorno a scuole di pensiero e che sfidano l’educazione tradizionale, le forme che le hanno incarnate e il livello in cui i partecipanti lavorano assieme. Sono state poste domande come :

cos’è l’educazione anarchica?l’educazione radicale è facilitata dalle sue strutture?come può l’architettura incarnare gli ideali e in che misura può facilitare nuove forme di educazione, qualunque esse siano?

Ciò ha portato anche a discussioni fondamentali sull’educazione e sulla misura in cui i partecipanti possono essere influenzati dal loro ambiente fisico.

IDurante le conversazioni è stato invocato, tra gli altri, Collin Ward,scrittore anarchico britannico, definito “uno dei più grandi pensatori anarchici dell’ultimo mezzo secolo, e un pioniere della storia sociale ,” Ian Cunningham per il suo Mutual Aid ProjectI a Brighton, e Ronald Jepperson per il suo pensiero sulla sociologia delle organizzazioni.

Infine, il membro del comitato Adam Wood ha osservato che la discussione ha trascurato di menzionare le questioni della motivazione, dell’etica, e che davvero nessun edificio può informare sui valori, non importa quanto possa promuovere l’interazione intrapersonale.

Il Fondatore e Presidente della ESE, Elio D’Anna, parla da decenni dell’importanza dei valori e della Rivoluzione Individuale, per cui includiamo qui una sua nota (uno che è già dall’altra parte, “gettando la luce nella grotta perché altri lo seguano).

D. Si parla di anarchia e ribellione, ma qual è l’obiettivo della Rivoluzione – dove siamo diretti?

A. Il mondo come lo conoscete cesserà di esistere. Sta per iniziare un nuovo gioco, oltre ogni immaginazione, inconcepibile per coloro che hanno i piedi cementati nel passato, e le mani piene di compromessi. Memoria e immaginazione, storia e destino, pensieri ed emozioni scompariranno, cancellando la smorfia delle loro tecnologie, strumenti obsoleti di un’umanità perduta. Rimarranno solo l’intuizione e il sogno; con lo sguardo rivolto verso l’interno vedrai il mondo dissolversi. Eppure questa non è la fine del mondo. È la fine di una storia, di una descrizione, di una fantasia. Non è più tempo di soffrire, né di morire. È tempo di vivere un nuovo sogno, un nuovo mondo, una nuova vita.

L’unico governo è il governo di se stessi.

È il momento per trovare il modo di informare i nostri colleghi che una Scuola Vera esiste davvero!