A proposito dell’arte della recita
La vita è recita – è la vera vita
Molti di voi hanno frainteso il significato dell'”arte della recita” e l’hanno confusa con l’inconscia e meccanica abitudine a mentire. Mentire significa ingannare sé stessi. Mentire significa morire. Quando si mente agli altri si crea e si proietta un mondo di guai, ingiustizie e fallimenti.
Quando menti al Sognatore hai ucciso in te stesso l’unica possibilità di autotrasformazione e di crescita, e verrai inevitabilmente catapultato nel ghetto mortale della disperazione e della miseria. Stai molto attento! Ogni tuo tentativo di usare l'”arte della recita” come stile di vita senza una tua vera e propria, consapevole comprensione, trasformerà la tua vita nell’ineludibile prigione di ipocrisia e morte.
Sincerità significa recitare consapevolmente come fa un bravo attore che recita la sincerità. Per essere sinceri, bisogna toccare la parte più reale di se stessi e contemporaneamente rifletterla nel mondo degli eventi – questo è recitare. Se smetti di recitare, ti perdi nella moltitudine di ruoli inutili e di false verità.
Se smetti di recitare, muori!
Recitare è vita – La vera vita. Recitare impeccabilmente la parte che sei chiamato ad interpretare in qualsiasi circostanza, ti rende libero. Indossare strategicamente la maschera giusta per soddisfare le aspettative del mondo circostante è l’unico modo per sopravvivere in un mondo che tu stesso hai creato e proiettato.
Ricorda! Qualsiasi ruolo che vivi è una prigione
Per molti anni la tua falsa sincerità ti ha portato a recitare il ruolo di un’automa che assieme ad altri automi è schiavo di un disegno sconosciuto e invisibile, obbedendo al comando di un progetto infernale. Hai recitato per tutta la vita inconsciamente, credendo che fosse la Vita Reale.
Ora, sei chiamato a recitare lo stesso ruolo o gli stessi ruoli, la stessa vita, ma questa volta senza crederci, e sapendo coscientemente che la vita è un gioco incredibile, un bellissimo spettacolo che hai messo in scena attraverso “L’arte di sognare”.
