Estratto dal libro ‘La Scuola degli Dei’

Il primo passo sulla via dell’Integrità è la fuga dalla tirannia della prima attenzione – la descrizione del mondo, i confini della prima educazione

“Bisogna vedere l’intero movimento della Vita, apparentemente oscuro e conflittuale, come un meraviglioso processo individuale e unitario”. Mi riportò a Sé mentre proseguivamo verso Grosvenor Place. “Le religioni, le ideologie, le scienze, le arti, le imprese, tutte le rivoluzioni, le guerre, il terrorismo e la criminalità, le infinite divisioni umane, il disordine, l’ingiustizia e il dolore, visti dall’alto, sono le varie espressioni di un unico movimento unitario dettato dalla tua integrità. Visti dal basso, appaiono come il riflesso atroce e doloroso del tuo Essere frammentato.

Tutto dipende da te. Quando la tua visione si illumina e si intensifica, la realtà esterna non può che esprimere la stessa cosa. Luce, ordine, bellezza e perfezione sono la creazione inevitabile di un mondo visto dall’alto”. Realizzai che stavo ancora divagando sul racconto dell’uomo sospeso tra le due tigri e mi liberai… riuscii a vedermi mentre tornavo allal realtà. Il racconto delle due tigri, la radice e il topo scomparvero, lasciandomi però non con il sapore della fragola in bocca, ma con l’amarezza del rimorso e il dolore persistente di quelli che consideravo i miei ‘veri’ problemi.

Mi struggevo per quelli che sarebbero stati i cambiamenti necessari, dimenticando già la morale della storia e la sua soluzione immediata.

Uno scuolabus di bambini si fermò accanto al marciapiede. Un anziano scese aggrappandosi alla porta, si voltò e cominciò a sollecitare i bambini a seguirlo. La sua giacca blu e il berretto parevano battezzarlo come il simpatico direttore d’orchestra e, mentre barcollava da un piede all’altro, i bambini gli sorridevano e si affollavano come formiche verso il cancello della scuola con il preside pronto ad accoglierli.

Ricordai come fosse ieri la mia infanzia al Collegio Bianchi. Le sorelle erano molto severe e inflessibili. Mi ritrovai desideroso di avere avuto un autista di autobus così gentile e anziano – o anche un autobus, se è per questo.

Perché avevo accettato il mio destino in quell’istituzione? Anche se lavevo vissuto un’infazia felice, c’erano molte cose che viste ora con gli occhi del Dreamer, sembravano essere molto sgradevoli. Il solo ricordare la memorizzazione dei testi, gli infiniti compiti a casa, le recite, le giornate trascorse sui libri la cui lingua era già allora obsoleta e di cui ricordavo solo la copertina, mi riempì di indignazione.

Mentre ricordavo l’odore di muffa misto a quello dei pranzi in mensa che si diffondeva dal seminterrato fino alle aule imbiancate, il Dreamer continuava a dettare le regole di un nuovo gioco.

Il primo passo sulla via dell’Integrità è quello di liberarsi dalla tirannia della prima attenzione – la descrizione del mondo, i confini della prima educazione…”. Sapevo che Egli non stava incolpando il mondo in cui ero cresciuto e in cui vivevo, piuttosto mi dimostrava che la mia identificazione con esso era la causa di tutti i miei mali. Per qualsiasi uomo, pensai, è quasi impossibile vedere che la realtà che lo circonda non è oggettiva, ma soggettiva. L’unico modo per farlo era quello di fortificare il proprio sé interno… quello che Egli aveva chiamato in precedenza il ricordo di sé.

“La trasformazione magica ti libera dall’essere un oggetto reattivo nel mondo dell’apparenza a un Essere proattivo nel mondo del potere – devi creare un legame sempre più forte con le tue risorse interiori”.

Solo più tardi potei notare la puntualità delle parole che Egli disse all’arrivo dello scuolabus. Quante volte, da bambino, mi ero seduto in classe a guardare il gigantesco orologio da parete, non vedendo l’ora di andare a casa? Quante volte avevo ascoltato senza attenzione – senza filtrare nemmeno una parola di ciò che veniva detto, ma accettando tutto quanto e lasciandomi sopraffare – riempito come un bicchiere vuoto di una sostanza che non avevo mai voluto.

Come potrebbe un uomo comune realizzare tutto questo e diventare libero, mi chiedevo? Se io fossi davvero responsabile della mia realtà, allora potrei sicuramente cambiarla

“Se ti concentri sull’Adesso, il tempo non sarà più lineare ma simultaneo – passato, presente e futuro coesisteranno”.Disse leggendomi nel pensiero.

“Questa consapevolezza crea lo scenario del Nuovo Mondo – nuovi tipi di tecnologie basate sulla luce, nuovi modi di comunicazione, nuove forme di vita comunitaria, nuovi sistemi di governo, nuove risorse, nuova economia, nuovi sistemi finanziari ed educativi. Tutto viene sommerso dalla gioia, dall’uguaglianza, dall’armonia e dalla bellezza”.

Quindi è il mio modo sbagliato di vedere le cose e non me stesso vittima che ha subito una qualche forma di ‘educazione’…” dissi pensandoci bene. Mi disse che il “danno” di quell’esperienza che ricordavo ora con tanta amarezza non era permanente. “Tutto dipende da me” Dissi ad alta voce.

Si fermò per un attimo e strinse le labbra – probabilmente scettico sul reale valore di quella dichiarazione che sembrava venire da uno spiraglio di ‘comprensione’. Era ciò che volevo disperatamente fargli credere. Egli sapeva tutto di me e diresse le sue parole alla paura che aveva provocato il mio commento. Come sempre le Sue parole provenivano ed erano destinate all’invisibile.

“Tu sei al servizio di ombre di cui non conosci nemmeno il nome. La paura che ti perseguita si nasconde nelle pieghe dei tuoi travestimenti più oscuri, e tu non fai nulla per scoprirti e venire alla luce. Mascherarsi è l’abito più bello per chi vive nel caos – attraverso l’autogiustificazione, il biasimo, cercare le colpe, accusare, la gelosia, l’invidia e il falso orgoglio sono i travestimenti della paura che raramente ammetti a te stesso… il pericolo più grande non è la paura dentro di te, ma la tua ignoranza e persino il rifiuto di riconoscerla…

Qui la vita è perfetta! Devi solo coglierne i barlumi…. sentirla. Ricordati di te stesso e vedrai che i più grandi giganti diventano, dinanzi a te, solo delle insignificanti marionette. Tutto ciò che ti minaccia nel mondo ha avuto il tuo consenso ad esistere. Sei tu che crei il mondo e lo distruggi. Se non sei consapevole dei tuoi schemi mortali, troverai solo mostri al di fuori di te stesso.