Dio e Morte

Due immortalisti al lavoro

 

Prima di Abramo si viveva centinaia di anni

solo perché non si credeva nella morte.

 

Si viveva nell’Adesso celebrando la vita.

Le morti che avvenivano non erano dovute all’età, ma ad incidenti.

Abramo saldò i due aspetti della vita in un’unità: egli fuse il concetto di Dio quello della morte.

Tutte le organizzazioni religiose, le ideologie, o qualsiasi associazione di persone, devono avere entrambi questi due concetti per sopravvivere.  Separatamente non funzionano.

 

Dio non può esistere senza la morte e viceversa. 

 

È un sistema che per funzionare ha necessità della tua obbedienza e si avvale della tua paura, usano la paura e della morte per intimidirti, e dipingono Dio come un salvatore che si prenderà cura di te.  È il marketing più produttivo mai creato nella storia dell’umanità.

 

La Scuola degli Dei è l’unica filosofia che non include la morte, né Dio.  Perciò non è una religione.  Tutte le religioni sono basate sulla morte, mentre questa filosofia si basa solo sulla Vita e non accetta la morte come possibilità.

 

Oggi molte persone sono confuse. 

Non trovano risposte, quindi passano da una religione all’altra. 

Ma questo non le aiuta. 

Il risultato è sempre lo stesso. 

Una volta che si rinuncia all’opzione del corpo fisico in favore di quello spirituale, lo si è già condannato a morte ed è solo una questione di tempo prima che il corpo cominci a deteriorarsi. Ogni volta che prendi una decisione, il corpo obbedendo al tuo comando, la creerà per te.

 

Se la tua volontà è quella di morire, il corpo faciliterà questo processo. Devi essere consapevole che hai preso questa decisione perchè tutto ciò in cui credi, tutto il tuo sistema di convinzioni è basato su quest’assunto.  

Tuttavia è possibile capovolgere la tua fede nella morte liberandoti dalla morte interiore. 

Per far ciò devi deprogrammare totalmente il tuo corpo estirpando da ogni cellula la fede nella morte.

 

La morte è una bugia.

Invecchiare è una bugia. 

Invecchiare è solo una buona scusa per chi sta per morire, per chi non ha possibilità, non ha un futuro, ma crede solo nel dolore e nella miseria.