Domande e Risposte
Il Dreamer e Tu
D. Credi che questa personale marcia del protagonista del tuo eroe nel libro, verso la conoscenza di sé, possa essere standardizzata e applicata su larga scala, così da avere miliardi o trilioni di divinità sulla terra?
Elio. Ancora una volta, il Libro stabilisce un rapporto unico, personale, privato, intimo, con il lettore. Il suo scopo è quello di rivelare che non c’è nessun altro sulla terra. Infatti, leggendolo, ti accorgi subito che il Libro ti dice quello che già sai, al punto che avvertirai che non sei tu a leggere il Libro, ma è il Libro che ti legge, aiutandoti a scoprire chi sei.
Continui a chiedere “che ne sarà del pianeta” e ti preoccupi di gestire le sue limitate risorse. Ma le risorse non sono limitate – Tu sei limitato.
Quando la terra – se vogliamo seguire la vostra linea di pensiero, e immaginare che ci sia qualcosa fuori di voi – avrà milioni di dei, o milioni di individui reali, il pianeta volerà e conquisterà l’inimmaginabile.
D. Lei si riferisce alla rivoluzionaria scoperta storica di Copernico sul sistema eliocentrico. Siete consapevoli che il professore di Astronomia Eug. Antoniades, dopo una approfondita ricerca, ha dimostrato già nel 1900 che il primo a parlare della teoria eliocentrica fu Aristarco di Samo nel III secolo a.C.?
Elio. Lascerò a voi la gioia di tale scoperta e la sensazione di sentirsi fieri di essere greci. Nel Libro mi riferisco alla scoperta di Copernico come simbolo di uno shock al nostro modo di pensare, un esempio familiare a tutti di rivoluzione psicologica.
La Scuola degli Dei potrebbe anche essere chiamata la Scuola del capovolgimento, poiché le sue idee e i suoi principi rovesciano tutto ciò che abbiamo imparato e in cui abbiamo creduto fino ad ora.
D. Nel libro si dice: “tutto è psicologia”. Come valuta la psicologia contemporanea? Può la psicologia salvare il mondo, o uno psicologo fungere da, o sostituire il Dreamer?
Elio. La stessa cosa è detta con il motto Visibilia ex Invisibilibus Il visibile nasce dall’invisibile Tutto ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo e ascoltiamo, gli oggetti concreti e tutte le cose della vita non sono altro che la proiezione di un mondo invisibile ai nostri sensi e che ne costituisce la causa.
Anche in un uomo, tutto quello che egli ha saputo costruire origina dalla sua invisibilità, dal suo “sogno”, e si manifesta esteriormente nella qualità della sua vita e nella natura degli eventi che lo toccano.
Al di là di ogni conquista dell’umanità, sia essa sociale o scientifica, c’è sempre il sogno di un uomo, uno solo, un individuo che ha creduto nel suo sogno e ha rischiato la sua vita per realizzarlo. Il peggior nemico che abbiamo è la convinzione di essere psicologicamente completi e quindi di non avere altro da fare nella vita che acquisire nozioni e fare esperienze.
La Scuola degli Dei sostiene che c’è una necessaria, possibile evoluzione psicologica. Ma questo non avviene attraverso la tradizionale, ordinaria, cosiddetta educazione.
La crescita psicologica dell’uomo è un processo dall'”interno verso l’esterno”, un processo che va ad eliminare piuttosto che ad aggiungere. Per questo occorre una nuova scienza che sostituisca la psicologia ormai obsoleta. Una nuova Psicologia ci consentirà di liberarci dal pensiero. Pensare è una funzione troppo pesante per un’umanità verticale. Abbiamo bisogno di scuole dell’essere, scuole di integrità che insegnino a sviluppare due nuovi sensi: un sesto senso, l’intuizione e un settimo senso, il sogno.
Il mito di Dedalo, l’uomo imprigionato nel labirinto, sua stessa creazione, è il mito più antico che la nostra civiltà ricordi. La sua origine si perde nella notte dei tempi. Nella cultura occidentale non esiste un’idea più emblematica della nostra condizione. L’umanità è confinata in un labirinto. Langue da tempo immemorabile in una prigione di ripetitività senza mai trovare una soluzione ai suoi problemi secolari. Le calamità e le sfide globali che dobbiamo affrontare sono innumerevoli e gravi: dall’inquinamento mondiale alla povertà dei Paesi, dalla morte per denutrizione di un bambino ogni sette secondi alle migliaia di conflitti e all’odio tra Paesi e etnie diverse. La caratteristica dominante della difficile realtà dell’uomo sembra essere la sua irrisolvibilità. Tutti cercano delle soluzioni. Uomini, governi, civiltà vorrebbero conoscere la via d’uscita da questo labirinto, per possedere il filo di Ariana e le ali di Icaro.
D. Che ripercussioni hanno i cambiamenti nel mondo su di lei?
Elio. Dovreste invertire questa domanda e chiedervi come il vostro cambiamento influisca sul mondo. Il mondo è il nostro specchio. È folle, criminale, conflittuale e povero quanto noi.
D. Come riesci coniugare l’essere un filosofo e un imprenditore? In che modo ogni ruolo influisce sugli altri?
Elio. Non credo in alcun ruolo. Devi recitare un ruolo, interpretarlo, non diventarlo. Quando si crede in un ruolo esso diventa una prigione. Lupelio concepì per i lupeliani della sua Scuola degli Dei l’arte di interpretare i ruoli più diversi, da re a vagabondo. E qualunque sia il ruolo, bisogna recitare in modo impeccabile, per abbandonarlo e andare oltre.
D.Qual è la cosa più importante per te nella vita e perché?
Elio. La più grande avventura che un uomo possa immaginare è la riconquista della sua integrità. La vera carriera di un uomo, l’obiettivo degli obiettivi è raggiungere l’unità dell’Essere. Qualsiasi altra cosa verrà aggiunta senza sforzo.
In realtà “la vita è come la si sogna”. Se la tua realtà non ti piace, cambia il tuo sogno”.