Jam Session con Kristin

I discorsi dei giorni scorsi sull’Immortalità fisica

“Le cellule non devono mai morire!”

disse il Dreamer, mettendo a tacere con un tocco invisibile il mio dialogo interno. Sebbene avesse trovato divertente l’osservazione sulla “puntualità”, non avrebbe lasciato credere né a me né a nessun altro nella stanza che le cellule fossero materiale inanimato da smaltire. Egli ci riportava costantemente alla verità che la vita scorre fino all’atomo più infinitesimale.

In ogni momento è possibile iniettare l’immortalità in noi stessi e in coloro che ci circondano… Esprimi l’immortalità a te e a coloro che hai vicino! Non permettere mai alla morte di entrare in te… non permettere al tuo corpo di morire!”

Essere fisicamente immortali significa smettere di far circolare la morte nel proprio corpo, per farlo bisogna eliminare completamente da tutte le proprie cellule ogni possibilità di morte. Immortalità fisica significa vivere nell’Istante senza limiti – senza inizio né fine. Immortalità fisica significa prendersi la responsabilità della propria persona e mantenere la promessa di custodirla per sempre. Significa non morire mai e mai degradanteNon si diventa invulnerabili o immortali bensì non si lascia spazio in se stessi alla morte in nessuna forma. Il problema non è essere vivi, ma essere così vivi da non poter morire! Sentitevi vivi per sempre piuttosto che vivere per morire. L’immortalità fisica è l’unica alternativa alla morte. Hai il diritto di vivere pienamente le tue potenzialità senza limitazioni o malattie – o l’invecchiamento in povertà o la morte”.

Ero così sicura di aver capito qualcosa dell’immortalità, e di aver compreso che la morte è innaturale, ma paradossalmente felice di ammettere che la forma fisica comprendeva la lettura delle cellule “morte” come se fosse perfettamente normale e necessario che morissero. Il Dreamer proseguiva imperturbato.

Vivi 24 ore al giorno in assenza della morte! ( l’immortalità deve essere totale) Si è qui per essere immortali – QUESTA è la nostra unica vera occupazione. Non si può avere successo con la morte nel cuore. Lo stato di assenza di morte… senza dubbio è necessario per ottenere la vittoria! (L’immortalità è in ogni cellula – fate vibrare le vostre cellule!) Essere immortali non è una condizione umana che si raggiunge un giorno – l’immortalità significa essere in uno stato di vitalità ORA. Più sei in questo stato, più sei vivo. L’immortalità fisica è uno stato d’essere! È l’immortalità….tra qualche anno vedremo che l’immortalità è naturale e che la morte è tutta propaganda!…Che morire è ridicolo e assurdo….. Ora le persone stanno appena iniziando ad abituarsi all’idea e intervengono sul loro corpo solo esteticamente – presto vedrete che si cambierà un organo… presto si sostituiranno parti del corpo… poi si rigenereranno anche le parti “logore” con una semplice iniezione… a livello cellulare verranno ricostruiti tessuti fatti  per durare per sempre… Si vivrà prendendosi cura di se stessi con una prospettiva immortale…”.

Ci aveva sorriso ed invitati ad unirci alla sua visione, come per assaporare e gioire della nuova immagine del genere umano che avevamo davanti a noi.

“Appena pensi all’Immortalità ti trovi in uno stato di prosperità. Ci limitiamo a vivere tra due poli… siamo abituati a vivere nel contrasto…. ma la fonte di tutte le possibilità è Ora… uno Stato senza inizio e senza fine… Mettere in discussione la morte è un evento importante…. dobbiamo fare tutto quello che facciamo ora, ma con questo nella mente e nel cuore… il nostro lavoro esterno non è “inutile” e nella sua forma migliore può essere usato per accelerare uno stato di immortalità…. se fatto con grazia e comprensione il nostro incontro con gli altri può servire ad amplificarci! Non criticate o accusate più nessuno – cercate di mantenere questo stato di vitalità – celebrate dentro di voi… in modo che nulla possa uscire fuori da noi per accusare noi stessi o gli altri – più vi trattate meglio, più salite in alto e più vi avvicinate all’immortalità… Un giorno vedrete che l’eliminazione degli stati negativi… considerazioni interne… lamentele… vi renderà dei re. Criticare annulla il vostro potere creativo e vi rende schiavi del mondo esterno. Il mondo è un riflesso della vostra immagine… circoscrivetelo… contenetelo…”.

Il Dreamer parlava a una velocità impossibile da seguire e io sentivo un risentimento crescente dentro di me, mentre le mie mani lottavano per premere la penna sulla carta  abbastanza velocemente per non perdere nemmeno una Sua parola. Mi sentivo appesantita e desideravo che rallentasse per un minuto. In segno di protesta avevo schiacciato la penna più forte, fino a farla sentire e mi ero subito vergognata per il mio infantilismo e ingratitudine. Ricevevo la vita in ognuna di queste parole e non potevo fare altro che lamentarmi della mia incapacità di tenere il passo. Esattamente quello di cui parlava il Dreamer. Avevo appena iniziato a rimproverarmi quando all’improvviso mi resi conto che si era fermato…..

Non dovete diventare santi… basta eliminare la morte… il mondo riflette solo voi. Non c’è niente da fare nel mondo esterno, bensì agire nel mondo interno… un giorno sarete tutti in grado di eliminare ogni negatività con un solo sguardo interno… ora ci vuole un po’ di tempo”.

Sembrava avermi sentito. Il volume del mio dialogo interno era stato certamente abbastanza forte.

“Per un immortale – il mondo intero viaggia in alto… ha vinto la morte…”.Sentivo che si riferiva a se stesso con questo e mi diceva che, come parte del suo mondo – della sua visione, anch’io, in questo momento, ero immortale. Con un certo sollievo avevo continuato a scrivere. “Ognuno di voi ha un ruolo da svolgere senza crederci… recitatelo ricordando l’assenza della morte… portatelo nel vostro cuore… vedrete che il mondo vi darà tutto senza nemmeno chiedere…”.

Egli si era fermato…

“ Morire è una pazzia… morire è immorale… morire è stupido… il corpo non vuole morire anche se soffre di una malattia terminale”, aveva detto lentamente concludendo. “…devi fare l’impossibile per ucciderti…” e. prima di ritmare dei colpi sul suo ginocchio per congedarci per la notte, riassunse in poche parole il Suo pensiero

“ La morte è sempre un suicidio….”.

“ Ora scrivi… scrivi perché ci sono molte persone in attesa di ricevere questo messaggio….”.