Impiegarsi è una forma moderna di schiavitù
Essere un dipendente è l’effetto di una condizione di essere
D. Nel suo libro lei esprime un’assoluta opposizione allo status di dipendente di una grande maggioranza della società. È a favore dello scioglimento o dello smantellamento delle grandi multinazionali e della loro sostituzione con molte piccole imprese che forniscono servizi personali? In che misura ciò è fattibile in quest’epoca di globalizzazione delle gigantesche imprese mondiali?
Elio. L’occupazione è una forma moderna di schiavitù. Essere un dipendente non è uno status sociale, un ruolo in un’organizzazione o l’effetto di un contratto. Essere un dipendente è l’effetto di una condizione dell’essere.
Il Libro è anche un manifesto che annuncia la caduta dell’età impiegatizia. Le organizzazioni del futuro avranno bisogno di persone con un livello di responsabilità molto più alto di quello che i dipendenti oggi possono offrire. Il capitalismo razionale, provinciale, ottocentesco, che ha dominato l’economia per più di duecento anni, si sta trasformando davanti ai nostri occhi in un capitalismo intuitivo, emotivo, creativo, di dimensioni mondiali. Con esso è cresciuta l’esigenza di trasformare un’economia basata principalmente sulla schiavitù o su tipi più o meno pesanti di subalternità, in un’economia basata sulla libertà, sulla creatività, su uomini che amano ciò che fanno e lavorano per passione.
Non c’è autorità superiore a te. Nessuna autorità può darti felicità, gioia, conforto o ricchezza.
Tu sei la suprema autorità in grado di dare, amare, osare e sognare dall’interno.
D. Probabilmente mi accuserete di essere venale, avido, ma l’unica cosa che voglio è diventare ricco…….super-ricco.
Elio. È impossibile che questo accada, per il semplice fatto che non puoi diventare quello che sei già. Quello che sei puoi solo esserlo.
Smettila di indulgere in ciò che non sei: infelice, triste, povero, in guerra con te stesso, e in un istante possiederai tutto ciò che pensi di non avere; libertà, agio, successo, potere finanziario, amore.
Un giorno capirai che tu stesso sei la causa di ogni limite, tu stesso sei responsabile di ogni conflitto, guerra e disastro di cui questo pianeta soffre. Smetti di essere “semplicemente” ciò che non sei e il mondo ti libererà dalla povertà, dalla malattia, dalla violenza e dalla morte. Il mondo diventerà per riflesso… il paradiso in terra.