C’era una volta e ora non c’è più: la possibilità di tradire, di rubare, di aggredire.

C’era una volta il desiderio di stupire, di impressionare, meravigliare.

C’era una volta uno strumento ingannevole (organon) capace di creare storia e destino, memoria e immaginazione.

C’era una volta e ora non c’è più la possibilità di ammalarsi, di soffrire, di invecchiare, di morire.

 

C’era una volta e ora non c’è più: un organo che ti permetteva di accusare, lamentarti, giustificare errori e mancanze, sentire rimorso, rancore, frustrazione, odio.

C’era una volta e ora non c’è più: la possibilità di tradire, rubare, aggredire.

C’era una volta la possibilità di stupire, impressionare, meravigliare.

C’era una volta e ora non c’è più: la possibilità di ammalarsi, soffrire, invecchiare, morire.

 

C’era una volta il tempo, che scorreva come un fiume inarrestabile, Portando con sé le paure del domani e i rimpianti di ieri.

C’era una volta e ora non c’è più:

La prigione delle aspettative, dei desideri non realizzati, Dei sogni infranti e delle promesse mai mantenute.

C’era una volta e ora non c’è più:

La maschera che indossavi per piacere agli altri, Per nascondere la tua vera essenza, il tuo vero volto.

C’era una volta e ora non c’è più:

L’ombra del dubbio che oscurava il cammino, L’incertezza che paralizzava il cuore e la mente.

C’era una volta e ora non c’è più:

Il peso del giudizio, delle opinioni altrui, Che ti teneva incatenato a una realtà non tua.

C’era una volta e ora non c’è più:

La paura del cambiamento, la resistenza al nuovo, Che bloccava il flusso naturale della vita.

C’era una volta e ora non c’è più:

La convinzione che fossi limitato, imperfetto, Ignaro del potere infinito che risiede dentro di te.

C’era una volta e ora non c’è più:

La necessità di cercare fuori ciò che già possiedi dentro, La verità eterna che è la tua essenza/corpo immortale.

 


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