Nessun conflitto in te e nessuna guerra fuori di te
Estratti dal nuovo libro
Il Seme dell’Universo
“Achille, sebbene messo a dura prova e ferocemente testato, scrisse bellissimi racconti sul suo apprendistato con Chirone”. In ricordo dell’antico testo “Achilleide” scritto da Statius nel I secolo d.C. Citai “Mi ha insegnato ad accompagnarlo nei deserti impervi, trascinandomi con passo possente, a ridere alla vista delle bestie selvagge, a rimanere saldo davanti al crollo dei massi o al guado di torrenti impetuosi come nel silenzio della foresta solitaria… e quando mi sono stancato di vagare mi ha rincuorato con gioia issandomi sulla sua groppa…”.
Chirone ha spinto Achille a raggiungere i suoi limiti trascendendoli, usando ogni mezzo necessario per condurlo verso la propria integrità. Ero sorpreso non solo dall’intimità e dall’affetto che il testo rivelava per il rapporto tra maestro e allievo ma anche dalla pazienza del Dreamer che mi assecondava nell’ostentazione della mia memoria.
Riflettei sui miei primi anni di amicizia con Lui. Quel tipo di infatuazione da capogiro che avevo avvertito si era consumata da tempo, così come la novità di tutto ciò che è stato acquisito di recente. Soffocato dalle abitudini e dalla routine, il mio commitment con il Dreamer era stato accantonato e lo avevo calpestato con i miei stessi piedi, come i semi gettati dal ciglio della strada nella parabola biblica. La mia vita era stata come quel seme che, pur spuntando rapidamente, era stato soffocato dalle spine circostanti.
Mentre il sole splendeva nel cielo, il Dreamer espresse le parole forse più profonde e importanti per quella che sarebbe stata la fase successiva della mia vita.
“Il mondo è la tua proiezione… È e fa tutto quello che tu sei e fai. Come un’ombra che segue fedelmente l’essere. La volontà di elevarsi verso le zone più alte dell’Essere – di sciogliere i nodi – deve essere alimentata ogni giorno… altrimenti si raffredda e vedi che la realtà fuori di te si fa rigida, minacciosa, violenta. Il Gioco non è più divertente perché tu hai dimenticato”..” Aggiunse cripticamente.
Gli chiesi come avrei potuto dimenticare quando avevo un tempo sentito che le sue parole erano scritte nel mio cuore per sempre.
“L’Immortalità non è la meta finale,” Egli aggiunse.
“L’Immortalità non è la destinazione ultima. L’immortalità non è un processo di crescita che ti renderà prima o poi perfetto….
Se cerchi di migliorare te stesso attraverso qualche disciplina da applicare per diventare immortale, non ci riuscirai mai.
Alla fine, anche Chirone rinunciò alla sua eterna sofferenza in favore della morte, e la freccia di Paride non mancò il tallone d’Achille.
L’immortalità non può avvenire nel tempo.
Tu sei già immortale, e non devi fare altro che ricordare!