L’unicità dell’Essere

Individual comes from Indivisible

Individuo deriva da indivisibile. Indica un uomo che ha raggiunto una compattezza interiore, un grado elevato di affidabilità, di incorruttibilità, di amore; che è riuscito a far convergere verso una sola direzione tutto quello che sente, che fa, che dice, che pensa. L’uomo di massa, che potremmo a questo punto chiamare “dividuo”, è invece una legione, diviso tra mille ‘io’ in lotta perenne tra loro, lacerato da pensieri ed emozioni contrastanti, diviso da se stesso e dagli altri, senza lealtà, senza idee, senza amore.

E’ la visione di un società di massa non fatta di eguali ma resa piatta attraverso la soppressione della gerarchia che naturalmente esiste e mette gli uomini ai diversi pioli di una scala della responsabilità, la scala di Giacobbe.

Nella tradizione giudaico-cristiana il peccato originale è la divisione da Dio, la prima e più insanabile delle divisioni. L’individuo sembra essere senza questo peccato originale. E proprio la capacità di amare appare come il più chiaro spartiacque tra gli uomini e il confine più netto tra queste due porzioni di umanità: gli individui e la massa.

Se proviamo a rovesciare i termini di quella straordinaria equazione interiore: “ama il prossimo tuo come te stesso”, essa mostra tutta la sua genialità e l’inarrivabile conoscenza dell’animo umano in essa racchiusa.

Amare se stesso è la misura ed il limite della capacità di amare gli altri.

Questa è ancora oggi la visione più alta e la formula più potente per l’armonizzazione dell’eterno antagonismo tra individuo e massa.

L’individuo può amare la massa attraverso l’amore per se stesso e la comprensione che il prossimo suo è se stesso.

 

Basta passare in rassegna le fantasie collettive sul futuro, da “Brave New World” di Huxley a “1984” di Orwell, da “Utopia” di Tommaso Moro a “Blade Runner”, l’umanità non fa altro che nutrire visioni apocalittiche del proprio futuro, distopie, danze della pioggia al rovescio che invitano disastri e calamità, come una self fulfilling prophecy. La massa mette inconsapevolmente in moto un potente meccanismo propiziatorio attraverso la recita di profezie di sventura, un mantra malefico, un canto di dolore che si leva senza sosta da miliardi di uomini.

Sanare i lembi della ferita, superare la lotta tra individuo e massa cancellando il più irrazionale dei paradossi, è ciò che definisco ‘la rivoluzione individuale’. “Ama te stesso”, ama cioè la parte più alta, più nobile di te. Amati follemente, ama il tuo sogno, credici con tutte le tue forze, pagane il prezzo in anticipo e sposterai le montagne.