Guerra e pace sono stati d’essere…
Meeting with the Nobel Prize for Peace, Adolfo PerezMr. Perez Esquivel è stato insignito del premio Nobel per la Pace nel Dicembre del 1980 per essersi distinto nella difesa dei diritti umani. Ha accettato di ritirare il premio solo in nome e per conto dei più poveri e degli ultimi tra i suoi fratelli e sorelle, donando il premio in denaro alle associazioni umanitarie.
L’incotro con Elio D’Anna si è tenuto a Firenze, una delle affermazioni di Mr. D’Anna durante l’incontro, volutamente provocatoria ha dato una differente interpretazione rispetto alla descrizione comune di ‘vittima/colpevole’. Ciò che ha affermato infatti è ‘chi commette un crimine o colui che sta attraversando un periodo economicamente difficile deve ricercarne le cause in se stesso e nella sua visione distorta del mondo. Egli giustifica il suo stato perchè crede di trovarsi in un un mondo esterno che può in qualche modo premiarlo o farlo ricco, ma la verità è che il mondo non è altro che un effetto, una conseguenza, un’ombra dell’essere.
Il mondo è la proiezione del nostro modo di pensare e l’economia è il riflesso dei valori e delle nostre idee. Chi non è in grado di curare il proprio essere non riuscirà a prosperare ma sarà destinato a perdere tutto quello che credeva di possedere ed erroneamente di avere. L’essere umano è composto di strati, egli può produrre falsità e sofferenza allo stesso modo in cui può proiettare verità, bellezza e benessere. dobbiamo essere in gardo di insegnare a portar fuori la propria unicità, il mondo non potrà far altro che esserne il fedel riflesso’.
Guerra e Pace sono stati d’Essere.
Solo l’individuo è in grado di cambiare la società, per questo l’unica rivoluzione possibile è quella individuale perchè solo l’individuo sa come armonizzare e bilanciare il proprio essere.
La ESE è completamente dedicata allo sviluppo dell’individuo e alla sua preparazione umanitaria e intellettuale, la Rivoluzione Individuale è il fulcro di ogni attività didattica curando la preparazione di uomini che abbiano estirpato dal loro essere qualsiasi forma di egoismo, povertà, pregiudizi, ma soprattutto rigettato l’idea dell’invincibilità della morte. Basta questo a renderli individui capaci di attrarre e creare ricchezza attorno a loro.
L’uomo è pronto, possiede già in se l’intelligenza e l’amore, sono visibili negli occhi di ogni nostro studente. Il lavoro della Scuola non è quello di aggiungere loro alcuna nozione, ma piuttosto di portar fuori la loro luce interiore, la loro originalità e la bellezza della loro unicità. questo è il motivo per cui non vi è alcuna necessità di insegnamenti provenienti dall’esterno, nella radice stessa della parola educazione, ex-duco è racchiuso il significato più profondo della missione della scuola, portar fuori, mettere in luce.