Il Canto dell’umanità

Tu. Ho dedicato tutta la mia vita alla musica e ne ho fatto il mio lavoro. Ho suonato il clarinetto con i più grandi musicisti jazz del mondo, rispetto a molti mi sento fortunato per aver trovato nella musica qualcosa che mi ha reso famoso e mi ha dato tutto quello che volevo; ma nonostante questo, oggi sono l’uomo più triste del mondo.

 

Elio.Per tutta la vita hai creduto nel ruolo che ti è stato assegnato e ora alla tua età ti stai rendendo conto che la maschera apparteneva alla tua falsa personalità e non a te.

Un giorno ti dirò come interpretare consapevolmente i ruoli. Il ruolo è sempre una menzogna se non viene recitato intenzionalmente – e la tua identificazione con il ruolo ti imprigiona e ti rende infelice. Per essere un musicista devi essere un bugiardo… devi mentire a te stesso.

Ora ti parlerò della vera “musica”. Al di là della musica, c’è il silenzio … Al di là dell’azione c’è il fare “senza agire”, il fare “senza fare”. Quando hai scoperto la vera musica, cioè il silenzio che è dentro di te, non potrai più suonare. Sei venuto qui per ascoltare queste parole. Se non appendi il clarinetto al muro, sarà il clarinetto ad appendere te.

Se menti, sei morto… Puoi morire solo se menti…
Se smetti di mentire vivrai per sempre.

I musicisti e gli artisti sono spesso persone incomplete, sono tristi e chiamano il loro dolore – arte. L’arte più alta è costruirsi la propria integrità.

Nell’immobilità, segretamente e silenziosamente, la vittoria si rivela.

Elio D’Anna Musicista