Frammenti dal nuovo libro inedito di Elio D’Anna

Nel nuovo libro la musica degli Osanna riveste particolare importanza, “Palepolis” opera di questi musicisti-profeti di una umanità che non fa altro che ripetere la propria distruzione, perdendosi nelle ombre della propria dimenticanza.

“Il raggio di uno spot di luce colpì il Flauto d’argento del musicista e il suo riflesso come un raggio laser abbagliò la mia visione risucchiandomi in un tunnel-spirale di luce che annullò letteralmente la distanza spazio/tempo fino a ritrovarmi faccia a faccia con lui…. “Io ero lui”…. e come in uno specchio magico mi ritrovai a varcare quella “soglia” ai “molti (many)” preclusa….. ad essere quella Rock star… ero ormai nella sua pelle, nel suo cuore e al tempo stesso vivevo la sua storia, la sua musica, la sua passione, il suo sogno, come fossero stati miei da sempre. Infatti non mi stupii affatto nel vedere le mie dita percorrere la tastiera del flauto con una così tale fluidità – conoscevo perfettamente quell’oggetto magico. Le sue note e le sue melodie percorsero l’intero teatro ed entrarono nel cuore di ogni spettatore ascoltandone la storia, le aspirazioni, il destino e nello stesso tempo, ponendo fine, seppur per pochi istanti, alle sue afflizioni….

La fine dello spettacolo fu così emozionante che decine di poliziotti e guardie del corpo riuscirono a malapena a liberare la Band e i maestri d’Orchestra dall’entusiasmo di una folla impazzita e dall’assalto di giornalisti-dissacratori d’idoli.

Ricordavo le parole del Dreamer……