Perchè ‘non-insegnamento’ del Dreamer?
The non teaching of the Dreamer
D. Come descriverebbe il Dreamer?
R. Qualsiasi tentativo di dare forma o di descrivere il Dreamer, cercando di razionalizzarne il comportamento, di capirne la psicologia, di includerlo in correnti filosofiche del passato o dandogli la definizione di sciamanesimo eclettico, è inutile e vano.
Un Essere Visionario, un uomo integro contiene qualcosa di sovversivo, qualcosa che viola il corso ordinario delle cose, qualcosa di inaspettato, qualcosa di impossibile da afferrare. Egli è libero da ruoli, descrizioni, influenze o condizionamenti, sia all’interno che all’esterno. Cammina tra gente comune, si confonde con la folla, portando avanti le sue attività, completamente sigillato nella sua integrità, restando invisibile a chi, non avendo abbandonato la propria storia personale, non ha sentito ancora l’esigenza di un commitment per raggiungere un più alto grado di serietà. Lui appare e scompare a piacimento, interpretando qualsiasi ruolo, recitando alla perfezione la parte richiesta dagli eventi storici e dalle circostanze.
In questo momento Io sono qui, di fronte a te, eppure tu non puoi “vedermi”.
Appaio e scompaio seguendo la mia Volontà giocando il ruolo che le circostanze richiedono recitando la parte a perfezione, rispondendo appieno agli eventi che si susseguono.
D. Ma perchè lo definisce ‘Non insegnamento”?
A. Il Dreamer usa il gioco della vita per innalzare la tua vitalità e l’intelligenza, usa per raggiungere lo scopo, le religioni, la politica la televisione, i film, il sistema educativo i social media e i mezzi di comunicazione di massa, nonchè tutte le forme di business e scambi commerciali. Anche i disastri naturali e quelli compiuti dall’uomo, ciò che proviene dal cosiddetto mondo esterno per riuscire a svegliarti e per mostrarti che tu, solo tu, sei la causa di tutto ed ogni cosa.